mercoledì 30 settembre 2015

Guy Debord - In girum imus nocte et consumimur igni

Guy Debord è stato un impegnatissimo intellettuale, critico, regista, filosofo fin dalla fine degli anni 50. Ha al suo attivo lungometraggi, cortometraggi, testi critici che ne fanno comprendere il pensiero estremamente anti-capitalista e anti-consumistico e che vede nei mass-media e nelle immagini i nemici giurati della società contemporanea, pensieri che lo porteranno addirittura ad essere considerato fomentatore del terrorismo durante gli Anni di piombo.
Il suo scritto più conosciuto è di sicuro "La società dello spettacolo" (La Société du spectacle), uscito in Francia nel 1967 e arrivato in Italia grazie all'editore De Donato nel 1968 (prima edizione di valore molto buono se si considerano le numerose altre edizioni succedutesi negli anni), ma probabilmente il testo più difficile da trovare è la sceneggiatura del suo ultimo lungometraggio, uscito nel 1978, "In girum imus nocte et consumimur igni", coraggiosamente edita da Mondadori nel 1998, in cui viene ripresa, parola per parola, la voce che accompagna le immagini del film
Debord è un autore non fruibile da chiunque, a volte poco comprensibile e immediato, ma affascinante nella sua visione della società, nonchè estremamente avanguardistico (e profetico) nell'identificare i media come uno dei peggiori mali del secolo.

Mondadori, 1998

De Donato, 1968

venerdì 25 settembre 2015

Benjamin Hoff - Il tao di Winnie Puh

Rieccoci qui dopo una pausa di fine estate che mi ha tenuto lontano dal blog per quasi un mese.
Riparto con un titolo che sono riuscito a reperire dopo una lunga, ma meritatissima ricerca: "Il tao di Winnie Puh" di Benjamin Hoff
Hoff è uno scrittore americano esperto in cultura orientale, e, nel 1982, pubblica, senza troppe pretese, una sorta di manuale divulgativo sul Tao, associandone gli aspetti principali ai personaggi del libro per bambini di Winnie Puh, rendendone la comprensione divertente ed immediata. Grazie a questa immediatezza diventa un best seller ovunque in pochissimo tempo, viene addirittura adottato da certe scuole come testo base sul Tao e sulla filosofia orientale.
In Italia arriverà solo nel 1993, pubblicato da Guanda, che poi lo ristamperà nel 2000. Entrambe le edizioni sono attualmente molto difficili da reperire (ogni tanto su Ebay si vedono copie tra i 40 e i 60€), ma se l'argomento vi incuriosisce è una ricerca che vale la pena intraprendere.

Guanda, 1993/2000

Nel 1994 Guanda pubblicherà anche "Il Tè di Porcelletto", una sorta di seguito ideale (a mio avviso poco riuscito) che riprende sia tematiche che modalità di narrazione.