Guy Debord è stato un impegnatissimo intellettuale, critico, regista, filosofo fin dalla fine degli anni 50. Ha al suo attivo lungometraggi, cortometraggi, testi critici che ne fanno comprendere il pensiero estremamente anti-capitalista e anti-consumistico e che vede nei mass-media e nelle immagini i nemici giurati della società contemporanea, pensieri che lo porteranno addirittura ad essere considerato fomentatore del terrorismo durante gli Anni di piombo.
Il suo scritto più conosciuto è di sicuro "La società dello spettacolo" (La Société du spectacle), uscito in Francia nel 1967 e arrivato in Italia grazie all'editore De Donato nel 1968 (prima edizione di valore molto buono se si considerano le numerose altre edizioni succedutesi negli anni), ma probabilmente il testo più difficile da trovare è la sceneggiatura del suo ultimo lungometraggio, uscito nel 1978, "In girum imus nocte et consumimur igni", coraggiosamente edita da Mondadori nel 1998, in cui viene ripresa, parola per parola, la voce che accompagna le immagini del film.
Debord è un autore non fruibile da chiunque, a volte poco comprensibile e immediato, ma affascinante nella sua visione della società, nonchè estremamente avanguardistico (e profetico) nell'identificare i media come uno dei peggiori mali del secolo.
Mondadori, 1998 |
De Donato, 1968 |