giovedì 26 novembre 2015

Luca Rossi - Sex Virus

E se tutto quello che ci è sempre stato detto sull'AIDS fosse un'enorme montatura? Se le previsioni di contagio, a dir poco catastrofiche, che venivano diffuse 20 o 30 anni fa, fossero state manipolate, ingigantite per spaventare, accaparrarsi fondi e donazioni, creare un nemico nuovo e, soprattutto, globale? Sono queste le domande a cui, l'allora giornalista di Panorama, Luca Rossi ha cercato risposte nei primi anni '90, con un'inchiesta che, alla fine, non vedrà mai la luce sul settimanale di casa Mondadori, ma che verrà pubblicata nel 1999 da Feltrinelli, nell'ormai introvabile "Sex Virus".
Premettendo che non promuoverei mai teorie complottiste e spazzatura simile, qui Rossi, che nella sua carriera giornalistica si è distinto per coraggiosissime inchieste su mafia e camorra, affonda con forza il coltello nella parte più controversa della questione, citando articoli, dati ufficiali e ricerche, confrontandoli accuratamente con quanto veniva diffuso dai comunicati ufficiali dell'epoca.
"La verità erano quelli che venivano ascoltati. Ma non lo erano perché dicevano la verità; lo erano perché venivano ascoltati".
La pubblicazione, mai più ristampata, gli è costata carriera e posto di lavoro (adesso scrive sceneggiature per la tv), ma è ancora ricercatissima tra i cosiddetti "dissidenti", coloro che rifiutano le terapie proposte da ospedali e case farmaceutiche, a dire il vero ormai rimasti in pochi (il movimento era nato nei primi anni '90, quando le allora terapie ufficiali facevano, in molti casi, più danni della stessa malattia).
Concludendo, un libro interessantissimo per chi voglia, quanto meno, farsi un'idea più ampia su una questione ancora lontana dall'essere risolta.
Valutazione: 50/100€

Feltrinelli, 1999



domenica 8 novembre 2015

Speciale Andrea D'Anna

Uno degli autori che ha maggiormente segnato l'underground letterario italiano tra gli anni 60/70 è stato sicuramente Andrea D'Anna.
Scrittore, traduttore, poeta, agitatore, D'Anna è considerato uno dei maggiori esponenti della Beat Generation italiana, a dire il vero cominciata in ritardo rispetto all'originale americana, ma pur sempre rilevante sia dal punto di vista culturale che, perchè no, da quello collezionistico.
Quattro sono i suoi lavori originali, tutti aventi come sfondo, seppur in modo diverso, la sua più grande passione: l'Africa. "Da Cristo a Kimbangu: chiese nere e sincretismi pagano-cristiani in Africa" (1964) e "Le religioni afroamericane" (1972) sono due testi antropologico-religiosi editi dalla bolognese Nigrizia, ad oggi irreperibili, se non in qualche biblioteca. Stessa sorte è toccata ai suoi due romanzi "Il paradiso delle Urì" (Feltrinelli, 1966) e "Libro di avventure" (Bertani Editore, 1979). Il primo è uno dei grandi "introvabili" della letteratura alternativa italiana, scritto sotto lsd (si dice), e testo fondamentale per il movimento hippie/beat italico, mentre il secondo è uscito per una piccola e ultra-politicizzata casa editrice veronese, nella collana dedicata ai libri "impubblicabili", probabilmente visti i contenuti, che, seppur con tantissima ironia, vanno dalle orge agli accoppiamenti con bambini, il tutto condito da una ferocissima satira, politica, religiosa e sociale.


Il paradiso delle Urì (Feltrinelli, 1966)

Libro di avventure (Bertani Editore, 1979)

Degli altri due testi sono persino difficili da reperire le copertine. Se qualcuno le trovasse sarebbe interessante inserirle, tanto per completezza. Buona ricerca